La nostra Storia
Negli anni’50, un primo gruppo di persone attratte dalla spiritualità dei Focolari, aveva iniziato a ritrovarsi, nel periodo estivo, sulle Dolomiti, nel nord Italia.
Chiara Lubich
Fondatrice del Movimento dei Focolari
«Una convivenza di persone d’ogni categoria sociale, di tutte le età, d’ambo i sessi, delle più varie vocazioni, che costituivano, durante appunto i mesi estivi, quasi una cittadella temporanea caratterizzata dalla pratica, da parte di tutti i suoi abitanti, del comandamento nuovo di Gesù: “Amatevi a vicenda come io ho amato voi” (cf Gv 13, 34), norma centrale dell’insegnamento di Gesù».
«L’idea è nata nel Trentino, a Tonadico nella valle di Primiero, dove si sono svolte otto delle prime dieci mariapoli estive, nel periodo che va dal 1949 al 1959. In una di queste mariapoli un giorno, ammirando da un’altura la spianata verde della valle, m’è parso di capire che un giorno il Signore avrebbe voluto, in un qualche posto, una cittadella simile a quella che si stava svolgendo, ma permanente; e, con la fantasia, ho immaginato di vedere la vallata popolata di case e casette. […] Ma c’è stato un altro momento in cui l’idea della mariapoli permanente s’è fatta strada nella mia mente. In Svizzera, durante l’estate 1962, mentre ammiravo, assieme alle mie prime ed ai miei primi compagni, la meravigliosa abbazia benedettina di Einsiedeln, circondata da prati e alberghi, capii che anche per la nostra spiritualità, nuova nella Chiesa, sarebbe sorta una cittadella quasi incarnazione di essa, che avrebbe avuto in sé i principali elementi d’una città moderna con case, chiesa, negozi, campi, industrie le più varie, scuole…».
Da un’intervista del giornalista Michele Zanzucchi a Chiara Lubich (2004)
Fu così che, nel 1963, questo sogno incrociò il destino di alcuni terreni della “Fattoria Loppiano”, una tenuta di proprietà di una famiglia d’imprenditori bresciani, i Folonari: cento ettari coltivati a viti e ulivi, oggi nel comune di Figline e Incisa Valdarno, in provincia di Firenze.
La proprietà fu portata “in dote” da Vincenzo e Camilla Folonari, due dei quattro Folonari che avevano lasciato gli agi e i titoli per darsi tutti a Dio nel focolare, la strada di consacrazione laicale aperta da Chiara Lubich.
«In principio, si pensò che quella proprietà potesse essere venduta ma poi, accadde qualcosa che ne cambiò il destino.» Racconta Domenico Fea, focolarino e cittadino di Loppiano, incaricato di quella vendita: «Un giorno, sarà stato il 1963, don Pasquale Foresi, cofondatore con Chiara del Movimento, decise di venire a vedere la terra, che non conosceva. Ricordo una giornata piena di nebbia. Dopo il pranzo facemmo un sopralluogo, poi don Foresi ripartì per Roma. Solo mesi dopo seppi dell’idea che era maturata in lui: Loppiano poteva essere il sito ideale per la costruzione della mariapoli permanente. Quella sera stessa lo aveva comunicato a Chiara, e lei aveva sentito che quell’idea veniva da Dio. Non si parlò più di vendere, ma di costruire». La prima pietra fu posta nel 1964, quando cominciarono a stabilirvisi i primi giovani focolarini.
Ottobre 1964: l’avventura ha inizio
C’era da tener ben saldo il volante con tutt’e due le mani, quel pomeriggio della prima domenica d’ottobre del 1964. Soprattutto sui viadotti che scavalcano più e più volte il corso bizzarro del Tevere, e poi la Nera, e poi l’’Arno…
Luigi e Maria Balduzzi
Le prime avventure a Loppiano di un’altra famiglia di pionieri intrepidi, quella di Luigi e Maria Balduzzi.