Benvenuto nel santuario dedicato a Maria Theotokos, a Loppiano!

Sei entrato in una chiesa giubilare, cioè, in un luogo di pellegrinaggio in cui ti sarà possibile ricevere l’indulgenza giubilare.

“Pellegrini di speranza”

Lo slogan scelto da Papa Francesco per il Giubileo del 2025 è “Pellegrini di speranza”. “Pellegrini” perché il Giubileo chiede di mettersi in cammino, di superare ostacoli e confini non solo esteriori ma anche interiori, intimi. Mettersi in cammino significa trasformare noi stessi. Il pellegrinaggio è un’esperienza di conversione, un cambiamento del cuore, un’inversione di rotta per riorientare la nostra esistenza verso Dio.

«Il vostro camminare, cioè, non sia semplicemente un passare per i luoghi della vita in modo superficiale, senza cogliere la bellezza di ciò che incontrate, senza scoprire il senso delle strade percorse, catturando brevi momenti, esperienze fugaci da fissare in un selfie. Il turista fa così. Il pellegrino invece si immerge con tutto sé stesso nei luoghi che incontra, li fa parlare, li fa diventare parte della sua ricerca di felicità. Il pellegrinaggio giubilare, allora, vuole diventare il segno del viaggio interiore che tutti noi siamo chiamati a compiere, per giungere alla mèta finale».

Dal messaggio di Papa Francesco per la 39.ma Giornata Mondiale della Gioventù.

Una chiesa giubilare

Con una lettera del 18 dicembre 2024, mons. Stefano Manetti, vescovo di Fiesole, ha dichiarato che il santuario Maria Theotokos di Loppiano chiesa giubilare, un luogo cioè, di pellegrinaggio, in cui è possibile ricevere l’indulgenza plenaria o giubilare. Leggi la lettera

Che cosa è l’indulgenza plenaria?

L’indulgenza plenaria è una grazia speciale concessa dalla Chiesa cattolica ai fedeli, che permette di ottenere la remissione totale delle pene temporali dovute ai peccati. Può essere paragonata alla cura che un medico offre al paziente. Quando pecchiamo, nella nostra anima rimangono come delle cicatrici del peccato, anche dopo il perdono: siamo in grazia di Dio, ma può rimanere l’abitudine al peccato. L’indulgenza plenaria rimuove completamente queste cicatrici, guarendo l’anima e preparandola a una vita nuova, libera dai segni del peccato. Come un medico che non solo cura la malattia ma anche le sue conseguenze, l’indulgenza offre una guarigione totale.

Ecco come la definisce il nostro vescovo, mons. Stefano Manetti:

Che cosa è il Giubileo?

Nella tradizione cattolica il Giubileo è l’anno della remissione dei peccati e delle pene per i peccati, è l’anno della riconciliazione tra i contendenti, della conversione e della penitenza sacramentale e, di conseguenza, della solidarietà, della speranza, della giustizia, dell’impegno al servizio di Dio nella gioia e nella pace con i fratelli. L’anno giubilare è soprattutto l’anno di Cristo, portatore di vita e di grazia all’umanità.

Il primo Giubileo fu indetto nel 1300 da Papa Bonifacio VIII, con una cadenza iniziale di 100 anni, successivamente ridotta a 50 e infine stabilita ogni 25 anni.

Le sue origini si ricollegano all’Antico Testamento. La legge di Mosè aveva fissato per il popolo ebraico un anno particolare: «Dichiarerete santo il cinquantesimo anno e proclamerete la liberazione nel Paese per tutti i suoi abitanti. Sarà per voi un giubileo» (Libro del Levitico). La tromba con cui si annunciava questo anno particolare era un corno d’ariete, che in ebraico si dice “Yobel”, da cui deriva la parola “Giubileo”. La celebrazione di quest’anno comportava, tra l’altro, il riposo della terra (per cui erano vietati semina e raccolto), la restituzione della terra al primitivo proprietario, quando un ricco se ne fosse impossessato, e la liberazione degli schiavi.

Il Giubileo della Speranza

«Tutti sperano. Nel cuore di ogni persona è racchiusa la speranza come desiderio e attesa del bene, pur non sapendo che cosa il domani porterà con sé. L’imprevedibilità del futuro, tuttavia, fa sorgere sentimenti a volte contrapposti: dalla fiducia al timore, dalla serenità allo sconforto, dalla certezza al dubbio. Incontriamo spesso persone sfiduciate, che guardano all’avvenire con scetticismo e pessimismo, come se nulla potesse offrire loro felicità. Possa il Giubileo essere per tutti occasione di rianimare la speranza». 

Papa Francesco, Spes non confundit, 9 maggio 2024

Papa Francesco spera che il Giubileo 2025 possa portare ogni persona a riacquistare «la forza e la certezza di guardare al futuro con animo aperto, cuore fiducioso e mente lungimirante», contribuendo alla «ricomposizione di un clima di speranza e di fiducia» nelle nostre società.

Spiega nella sua lettera per la preparazione del Giubileo (11 febbraio 2022): «Tutto ciò però sarà possibile se saremo capaci di recuperare il senso di fraternità universale, se non chiuderemo gli occhi davanti al dramma della povertà dilagante che impedisce a milioni di uomini, donne, giovani e bambini di vivere in maniera degna di esseri umani».

L’invito è quello a coniugare la dimensione spirituale del Giubileo, che implica la conversione, agli aspetti del vivere sociale, per rinascere persone unite e in armonia: «Bisogna educarsi a esercitare insieme i tre linguaggi: della testa, del cuore e delle mani. Bisogna cioè imparare a pensare bene, a sentire bene e a lavorare bene!» (Loppiano, 10 maggio 2018).

Infine, papa Francesco lega il Giubileo anche al nostro rapporto con il Creato: «Sentendoci tutti pellegrini sulla terra in cui il Signore ci ha posto perché la coltiviamo e la custodiamo (cfr Gen 2,15), non trascuriamo, lungo il cammino, di contemplare la bellezza del creato e di prenderci cura della nostra casa comune».

Non torniamo a casa sullo stesso cammino!

Il pontefice, nella Bolla di indizione del Giubileo, invita tutti noi, ricevuta la grazia della misericordia di Dio, «ad essere segni tangibili di speranza per tanti fratelli e sorelle che vivono in condizioni di disagio».

Tanti gli ambiti di azione suggeriti: la promozione della pace, della vita, la cura degli ammalati, degli anziani, dei detenuti, dei migranti, degli esuli, dei profughi, dei rifugiati, dei poveri.

Un caloroso invito è poi quello a prendersi cura, con rinnovata passione, «dei ragazzi, degli studenti, dei fidanzati, delle giovani generazioni!». Perché loro sono la «gioia e speranza della Chiesa e del mondo!».

Sia questo il nostro proposito!

Per approfondire

Leggi la Bolla di indizione del Giubileo 2025

Leggi l’opuscolo con alcuni approfondimenti biblici, storici, pastorali offerti dal vescovo Manetti per vivere il Giubileo

Ascolta il podcast “Gocce di speranza” dedicato al Giubileo a cura di Redi Maghenzani:

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