Domenica 19 gennaio, con una messa solenne, il vescovo Manetti, ha inaugurato l’anno giubilare nel santuario Maria Theotokos a Loppiano. Il Vangelo delle nozze di Cana, l’occasione per contemplare la grandezza della Madre di Dio «nel santuario a lei dedicato». Nel pomeriggio, la chiesa ha ospitato la pièce teatrale “Eolo soffio di Dio”.
«Cari fratelli e sorelle, iniziamo questa celebrazione, che cade nell’anno del sessantesimo di Loppiano, mettendo nelle intenzioni della messa gli amici che hanno fatto questa storia, che qui hanno vissuto e che sono già in Cielo». Così esordisce il vescovo Stefano Manetti, domenica 19 gennaio, all’inizio della solenne celebrazione che inaugura l’anno giubilare nel santuario Maria Theotokos a Loppiano. Ricorda, in particolare, il giovane Vincenzo Folonari che, nel 1964, donò i terreni dove sorge la cittadella, e la serva di Dio Renata Borlone, che ne fu corresponsabile dal 1967 al 1990. È mezzogiorno e la chiesa è gremita. Ci sono gli abitanti della cittadella, tanti fedeli del territorio circostante, le autorità civili e militari. Tra di loro: il sindaco Valerio Pianigiani, di Figline e Incisa Valdarno, e Piero Giunti, di Reggello; il capitano comandante della Compagnia dei Carabinieri di Figline Valdarno, Deborah Senatore e il maresciallo Marco Lillo, comandante della stazione di Incisa Valdarno. I canti della liturgia sono guidati dal Gen Rosso. A concelebrare numerosi sacerdoti di varie Paesi. Si dà lettura del Decreto con cui il vescovo ha notificato che il santuario Maria Theotokos, in quanto santuario mariano diocesano, è chiesa Giubilare. C’è commozione nell’aria ma anche solenne raccoglimento. «Il Giubileo è un’occasione ulteriore per prendere coscienza del nostro essere chiesa», spiega mons. Manetti prima di aspergere l’assemblea con l’acqua benedetta, in memoria del Battesimo.
Il Vangelo della II domenica del Tempo Ordinario, dedicato all’episodio delle nozze di Cana, dà al vescovo l’opportunità per regalare ai partecipanti alla celebrazione un momento di contemplazione dedicato a Maria. «È per me un onore e un’emozione grande parlare della nostra Santa Madre – introduce –, che è la protagonista del Vangelo di oggi, in questo santuario a lei dedicato. Tra l’altro, il nome completo di Loppiano è “Mariapoli di Loppiano”, cioè città di Maria. Quindi, siamo proprio nel suo grembo». L’omelia prosegue illuminando l’assemblea sulla grandezza della Madre di Dio che, con il suo «Fate quello che lui vi dirà», aderisce ancora una volta alla volontà di Dio. «Poiché Maria ha sposato la volontà di Dio – spiega mons. Manetti –, è coinvolta con il Padre celeste. Siccome la volontà del Padre è dare suo figlio, anche Maria dà suo figlio. Quindi, qui, lei comincia a offrire suo figlio, ad affrettare la sua ora. Un grande mistero questo, non si arriva nemmeno a pensarlo». Poi, aggiunge, descrivendo l’atteggiamento dei servi del banchetto: «Cari amici, chi sono questi servi? Non c’è un nome, quanti sono? Ce li ho davanti ai miei occhi: siete voi, amici, tutti voi! È la Chiesa di ogni tempo che ha il compito di fare in modo che il Signore si manifesti al mondo come a Cana, mediante la fedeltà alla Parola di Dio, la fedeltà al nostro battesimo. Anche noi abbiamo detto il nostro “sì”. E il Giubileo sarà un ulteriore momento di crescita della Chiesa».
Terminando l’omelia, il vescovo Manetti ricorda anche la fondatrice del Movimento dei Focolari: «L’ultimo riferimento è a Chiara Lubich. Tra questi servi ci sono degli eroi che hanno vissuto la fede radicalmente, che hanno fatto cose impossibili umanamente. Ecco, sono i servi che permettono al Signore che Lui manifesti la sua gloria». E conclude: «Questa assemblea di stamattina, a Loppiano, di cui celebriamo il sessantesimo, mi pare sia un segno di Cana. Quindi, ringraziamo i nostri santi e voi tutti, che permettete questa manifestazione del Signore».
Al fine della celebrazione, è stato letto anche il messaggio del Presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, che non ha potuto essere presente di persona: «Trovo davvero bello il fatto che il Giubileo 2025 abbia oggi una tappa così significativa a Loppiano, Cittadella di Maria. Dal 1964, luogo di elezione per il Movimento dei Focolari che onora tutta la Toscana. La fonte di spiritualità e di impegno sociale che caratterizza Loppiano, nell’esempio di Chiara Lubich, stimola a un Giubileo testimonianza di impegno per la pace, la fraternità, l’attenzione agli ultimi che è richiamo per le Istituzioni e tutte le donne e uomini che vivono la Toscana di oggi e del futuro».
La festa per l’inaugurazione del Giubileo nel santuario Maria Theotokos è proseguita nel pomeriggio con la rappresentazione teatrale “Eolo, soffio di Dio”, dedicata ad Eolo Giovannelli, giovane lucchese che, a 12 anni, rimase infermo a causa di un incidente sul lavoro. La pièce è stata realizzata dall’arcidiocesi di Lucca con Policardia Teatro. La regia è di Andrea Elodie Moretti. La sua storia è stata ricostruita attraverso lettere autografe e il testo “La gioia della Croce” dello scrittore Igino Giordani co-fondatore del Movimento dei Focolari.