Riuniti i rappresentanti di organismi, associazioni, comunità e movimenti della diocesi di Fiesole domenica 22 ottobre per crescere nella conoscenza reciproca, nella comunione e nella testimonianza. «Davanti ai drammi del mondo muovetevi in modo unitario, affinché il Signore possa arrivare a tutti», ha indicato il vescovo Manetti.
Due rappresentanti di ogni realtà ecclesiale accendono la propria candela alla fiamma del cero pasquale e poi la depongono sull’altare. Tante lingue di fuoco dall’unica luce della Risurrezione. La lettura dell’elenco di ognuna delle 56 componenti ecclesiali diocesane (organismi, associazioni, movimenti, comunità) ha cadenzato il momento più suggestivo dell’incontro.
Il santuario di Maria Theotokos a Loppiano è affollato (oltre un migliaio di persone), ma il raccoglimento è intenso. Nel pomeriggio di domenica 22 ottobre, da tutto il territorio della diocesi di Fiesole sono arrivati i vari rappresentanti del Popolo di Dio per una convocazione speciale, voluta dal vescovo, mons. Stefano Manetti. Tre i motivi: accompagnare il Sinodo della Chiesa in corso di svolgimento a Roma, prepararsi al Giubileo del 2025, incamminarsi verso la celebrazione, nel 2028, dei 1.000 anni della cattedrale di Fiesole.
“Con gioia veniamo a te” è stato il titolo del canto di apertura. Ed in effetti esprimeva efficacemente il clima festoso che si è respirato fin dall’inizio dell’appuntamento. La liturgia della Parola ha poggiato su un passo molto significativo della prima lettera di San Paolo ai Tessalonicesi: «Sappiate bene, fratelli amati da Dio, che siete stati scelti da Lui». E ancora: «Rendiamo sempre grazie a Dio per tutti voi (…) tenendo continuamente presenti l’operosità della vostra fede, la fatica della vostra carità e la fermezza della vostra speranza nel Signore nostro Gesù Cristo». Frase, questa, sottolineata da mons. Manetti e che esprimeva i suoi sentimenti verso i presenti.
«Convocazione è il nome della Chiesa – ha esordito il vescovo – e indica l’insieme di coloro che il Signore ha convocato per essere nel mondo testimoni del Suo amore». «L’occasione è preziosa per presentarci gli uni agli altri, come in famiglia, per vedere chi siamo. Siete tutti diversi e tutti necessari, suscitati dallo Spirito Santo per abbellire la Chiesa. Tante membra che formano l’unico Corpo di Cristo. La diversità non frammenta, ma rafforza. L’unità è la bellezza dell’unicità di ciascuno legato agli altri dall’amore». Per mons. Manetti, «questa convocazione ci consegna una coscienza arricchita da questa consapevolezza, così da mettere i doni ricevuti a servizio degli altri» e ha invitato a farne particolarmente tesoro. «Adesso, davanti ai drammi del mondo, muovetevi in modo unitario, così da manifestare di essere Chiesa. Tramite voi, il Signore vuole arrivare a tutti, a tutti».
L’esposizione del Santissimo Sacramento è stato il culmine della convocazione. Le candele accese poste sull’altare hanno fatto da corona all’ostensorio e il canto “Vieni Spirito! Scendi su di noi!” ha espresso l’auspicio di tutti e introdotto l’adorazione. La convocazione era stata aperta con un Saluto a Maria e a Maria è stato rivolto alla fine un atto di affidamento, tutti rivolti all’immagine della Theotokos. Dal 9 novembre, ogni secondo giovedì del mese si terrà un incontro di preghiera, ogni volta in un posto diverso, animato da una realtà ecclesiale diocesana. In anteprima, mons. Manetti ha comunicato che il pellegrinaggio diocesano a Roma per il Giubileo si svolgerà sabato 20 settembre 2025.