Dal 7 al 10 dicembre 2023, Loppiano propone l’appuntamento più caratteristico del Movimento dei Focolari: la Mariapoli.
LA MARIAPOLI: COSA È?
Letteralmente significa “città di Maria”. Ed è un’esperienza che vede la luce nell’estate del 1949, sui monti del Trentino, quando Chiara Lubich, fondatrice del Movimento dei Focolari, cominciò a trascorrere dei periodi di riposo assieme alla giovane comunità fiorita dal suo carisma, attirando lassù anche un numero sempre maggiore di giovani, famiglie, operai, professionisti, politici. In quelle occasioni, i partecipanti, invitati a vivere fra loro la legge dell’amore evangelico – «[…] Che vi amiate gli uni gli altri; come io vi ho amato». (Gv 15,12-13) –, ne sperimentavano la potenza rivoluzionaria. In quel difficile dopoguerra, mentre erano ancora aperte le ferite inferte dalla Seconda Guerra Mondiale, in Mariapoli, si incontravano sud-tirolesi e italiani, francesi e tedeschi, che vedevano sciogliersi odi e rancori.
«Tranvier, studenti e medici, speziali e deputati, entrati qui in Mariapoli siam già parificati. A che valgono le cariche se qui fratelli siam?», recitava una vecchia canzone in voga nelle prime Mariapoli, e che ben esprime il senso di fraternità che si respirava, capace di contagiare e attirare tanti: già nel 1959, più di 10.000 persone giungevano a Fiera di Primero (TN), da 27 Paesi, tra cui Taiwan e Brasile. Oggi, questo originale laboratorio di comunione, di conoscenza e di fraternità tra culture e popoli diversi coinvolge circa 180 Paesi del mondo.
LA MARIAPOLI “FAR CRESCERE LA FRATERNITÀ”
È sul loro modello che sono sorte le cosiddette “Mariapoli permanenti”, le cittadelle del Movimento. La prima nata è proprio Loppiano, nel 1964. Ed è qui che, dal 7 al 10 dicembre, si svolgerà una “Mariapoli in Mariapoli”, intitolata “Far crescere la fraternità”.
Attraverso laboratori, seminari, buone pratiche, performance artistiche, dibattiti, momenti di gioco, di preghiera o la semplice condivisione del tempo e delle esperienze, ogni partecipante potrà scoprire la propria insostituibile vocazione alla costruzione di un mondo più fraterno e unito. Per metterci creativamente in gioco e impegnarci insieme nel costruire ponti di dialogo, conoscenza reciproca e accoglienza, tornando nelle nostre città.