Dalle olimpiadi alla scuola Loreto

11 Ago 2023 | Formazione, Notizie, Storie, Vita

Petra, maratoneta, András e i loro quattro figli sono tornati a Budapest dopo il cammino formativo a Loppiano con altre famiglie di varie parti del mondo. Li aspetta il lavoro di architetti paesaggisti e un’associazione sportiva da loro fondata.

Petra è la novità. A Loppiano – assicurano gli abitanti di lungo corso – sono arrivate le persone più diverse e dai posti più improbabili. Ma è certo che non aveva mai messo piede un atleta che avesse partecipato alle Olimpiadi. Petra Teveli, ungherese, ha corso la maratona ai Giochi olimpici del 2008 a Pechino, dopo aver partecipato ad una edizione del Mondiale di atletica leggera e delle Universiadi. Nel 2006 è stata campionessa ungherese di maratona. Una passione, nata ad 11 anni e ancora viva. Tre o quattro volte alla settimana si vedeva Petra correre per le strade della Mariapoli.

 

Petra e András Prokopp sono arrivati il 31 agosto 2022 per partecipare all’esperienza di famiglie della Scuola Loreto e sono rientrati a Budapest il 23 giugno scorso. Con loro, i quattro figli, da 13 anni a 9 mesi. András tornava a Loppiano dopo 21 anni, quando prese parte alla Scuola gen. «Siamo arrivati con il desiderio di dare un anno della nostra vita a Dio». Petra aveva incontrato la fede conoscendo András all’università di Budapest, facoltà di architettura. Nel 2006 si sposano. Sono diventati architetti paesaggisti. Progettano e realizzano giardini e parchi. Da 10 anni hanno dato vita ad un’impresa che lavora nella capitale e nei dintorni. Durante la permanenza a Loppiano, András ha continuato a dirigere l’azienda, dedicando un po’ di tempo alla settimana.

 

L’atterraggio nella cittadella è stato problematico nel primo periodo. Ai figli mancavano gli amici ungheresi e la conoscenza dell’italiano, mentre i genitori hanno dovuto organizzare la nuova vita sotto tutti gli aspetti. «Nonostante le differenze culturali e linguistiche, abbiamo sperimentato la famiglia allargata del Focolare e sentito in tutti l’amore accogliente e misericordioso». Non meno importante «l’aver sentita nostra la vita della cittadella, con le sue gioie, sfide, compiti». E poi i figli sono stati i più rapidi ad adattarsi e «con i bambini delle altre famiglie sono nate amicizie profonde, che saranno un grande tesoro per il resto della loro vita».

«Partiamo con tanta fiducia in Dio e guardiamo con serenità al nostro ritorno in Ungheria», afferma Petra. E il consorte: «Sarà impegnativo rilanciare la nostra azienda, assieme ad una decina di persone tra dipendenti e collaboratori, ma desideriamo dare Gesù al mondo anche attraverso il nostro lavoro». E senza dimenticare lo sport. Insieme hanno fondato nel 2009 un’associazione sportiva amatoriale per promuovere lo sport – attraverso soprattutto la corsa e i campi estivi –, «quale strumento per far incontrare le generazioni e trasmettere i valori dello sport. Collaboriamo così con altre associazione e con l’amministrazione comunale». Buona corsa, allora.

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