«La Cooperativa, innestata nella cittadella, è esempio di amore al creato e di coinvolgimento di moltissime persone», ha ricordato Margaret Karram, presidente del Focolari, durante l’appuntamento dell’anniversario, svoltosi a Loppiano il 27-28 maggio. Bilancio in attivo dopo anni difficili, ingresso di nuovi soci, progetti di rilancio e obbiettivi di sviluppo per i prossimi anni.
Un attivo di bilancio dopo anni di risultati negativi. Un consuntivo dell’esercizio 2022 approvato all’unanimità dall’assemblea annuale dei soci. L’ingresso di 23 nuovi soci nella Cooperativa. La relazione sulle attività dello scorso anno apprezzata e arricchita da un dialogo franco e costruttivo. Il rilancio dello spirito cooperativistico in fedeltà alle origini e ai nuovi obbiettivi. I preziosi interventi di Margaret Karram e Jesús Moran, presidente e copresidente del Movimento dei focolari.
Non poteva iniziare in un modo migliore l’appuntamento per festeggiare i 50 anni della Cooperativa Loppiano Prima, lo scorso 27 e 28 maggio, all’Auditorium di Loppiano, con un pubblico arrivato da tutta Italia. «È un traguardo che merita di essere celebrato – ha esordito la presidente Karram in collegamento video – per il profondo significato che rappresenta e perché quella della Cooperativa è una storia che si innesta nel disegno di Dio sulla Cittadella». E ha sottolineato che «fin dall’inizio la Cooperativa è stata un esempio di amore al creato, di cura per il patrimonio agricolo, affidato al lavoro e alla passione di molti operai e professionisti».
Per Jesús Moran, «Loppiano non sarebbe Loppiano senza la Cooperativa, perché la cittadella non sarebbe ciò che deve essere se non si vede gente che lavora, e il lavoro della terra è quello che più rispecchia la natura dell’uomo come co-creatore». Le sue aspettative sono chiare: «Possiamo sognare sviluppi e innovazioni in tutti gli aspetti di quest’opera, in modo che possa essere sempre più modello di una economia veramente umana, inserito in una cittadella che mostri al mondo un nuovo modo di essere mondo».
I ringraziamenti e gli auspici di entrambi hanno messo le ali ai partecipanti e conferito ulteriore significato ai vari aspetti del programma. Ad incominciare da quell’esercizio della memoria che è stato il ripercorrere gli inizi della Loppiano Prima, tramite il racconto di tappe e aneddoti e la visione di foto dei coraggiosi protagonisti che fecero proprie le parole profetiche di Chiara Lubich.
“L’amore al creato, una profezia in cammino” era il titolo dato all’anniversario, che intenzionalmente è stato organizzato nel corso della Settimana Laudato Si’. Il tema è stato approfondito in una tavola rotonda con Leonardo Nale e Lorenzo Orioli, del Movimento Laudato Si’, e Gianmaria Simonetti (EcoOne), che hanno sottolineato gli elementi portanti di una cultura e di una condotta personale e collettiva in linea con un’ecologia integrale. Zaccaria e Rina Nembrini, una delle prime famiglia di Loppiano, hanno raccontato l’attenzione all’ambiente fin dagli inizi della cittadella e della Cooperativa, mentre Luigi Castiglioni, presidente di Fattoria 4.0, ha illustrato le scelte più recenti e le tecniche più all’avanguardia per custodire la produzione biologica della Cooperativa. La sfida della sostenibilità economica e aziendale in rapporto all’amore al creato è stata infine affrontata da Maria Gabriella Baldarelli, docente di Ragioneria all’Università di Bologna.
La domenica mattina è stata contrassegnata da gruppi di dialogo su ecologia, prospettive di sviluppo, struttura societaria. I lavori sono stati preceduti da una coinvolgente relazione “La presenza di Dio sotto le cose” svolta da Sergio Rondinara, docente di Epistemologia dell’Istituto universitario Sophia. «Dio non è nelle cose – ha affermato Rondinara –, ma tutte le sostiene, tutte sono collegate fra loro dall’amore», citando Chiara Lubich. «Noi non siamo solo custodi della natura, ma siamo chiamati a farla più bella».
In apertura dell’appuntamento, i responsabili di Loppiano avevano ricordato che la cittadella «ha bisogno della Cooperativa per dare testimonianza, annuncio e incarnazione del Vangelo alla luce del carisma dell’unità», mentre i responsabili dei Focolari in Italia avevano ribadito «l’impegno a sostenere la cittadella e la Cooperativa, che ne esprime l’idealità».
«L’augurio per tutti noi – ha detto Beatrice Vecchione, presidente del consiglio d’amministrazione della Loppiano Prima – è quello di continuare con passione a lavorare e a perseverare in questo impegno, di avere l’unità sugli obbiettivi, di poter sempre agire nella condivisione piena e nel dialogo franco tra tutti, con lo spirito, la fede e la tenacia di chi questa realtà, 50 anni fa, ha scelto di far nascere». La festa, sabato sera, nella sede della Cooperativa, esprimeva con evidenza entusiasmo e convinzione per il futuro.