Un convegno dal titolo intrigante, “Scartare lo scarto”, organizzato da Ecoloppiano nel consueto appuntamento della cittadella. Un’occasione per riflettere sugli scarti e incamminarsi verso una significativa riduzione dei rifiuti. Ad incominciare dalla plastica. Così, prendono avvio alcune nuove iniziative.
Limitiamoci alla sola plastica e al mare. Ogni anno la popolazione mondiale riversa negli oceani 10 milioni di tonnellate di materie plastiche. La causa è l’uso massiccio di imballaggi e prodotti monouso. Noi occidentali ne utilizziamo a persona 100 chili all’anno, con l’aggravante che solo il 40 per cento arriva nelle discariche, il resto inquina. La plastica è il peggior nemico del mare e si sta ritorcendo contro di noi. Questa, infatti, con il tempo si degrada e le sue nanoparticelle vengono respirate e ingerite dai pesci che poi mangiamo, si depositano sui fondali, entrano nel ciclo dell’acqua che noi beviamo.
«La sfida sono i tempi!», avvertono ormai da anni scienziati ed esperti. «Dobbiamo agire subito!», aggiungono i leader delle organizzazioni di tutela della natura. E gli uni e gli altri dicono a tutti noi che «vi state sbagliando se dite: “Non è colpa nostra”». Siamo infatti complici – con il nostro stile di vita e con le consolidate scelte personali quotidiane – del più grande disastro ambientale della storia.
Volutamente contundente è stata l’apertura del convegno svoltosi all’Auditorium, domenica 2 ottobre, data scelta per celebrare la Giornata del Creato nella cittadella. Il filmato “Dalla parte del Mare” di Francesco Malingri si è rivelato un salutare colpo in testa per acquisire maggiore consapevolezza. «L’osannato sviluppo senza limiti non è stato sottoposto a critica, per cui ora rischiamo di essere all’inizio di un’agonia per il pianeta e per tutti gli esseri», ha fatto presente Rossano Ercolini, cui è stato assegnato nel 2013 il «Goldman Environmental Prize 2013», conosciuto come il Premio Nobel alternativo per l’ambiente, fondatore di “Rifiuti zero” (Zero Waste), un’iniziativa che coinvolge 330 comuni italiani.
La politica e i rifiuti
«Noi dobbiamo scegliere la strada dei rifiuti zero – ha indicato Ercolini nel suo appassionato intervento in videoconferenza – in modo da rigenerare le risorse». E spiega: «I cassonetti della spazzatura sono dei giacimenti urbani da cui ricavare tanti materiali preziosi. L’Unione europea sarebbe uscita dalla crisi economica se avesse sviluppato il recupero dei rifiuti».
L’economista Luigino Bruni, storico del pensiero economico, va giù dritto: «Non possiamo aspettare i summit tra i leader politici del modo, ma dobbiamo agire subito. Il capitalismo ha portato a distruggere la casa comune». «Per una vera transizione ecologica occorre cambiare paradigma per le nostre scelte, anche come consumatori». Bruni pone la fiducia nelle nuove generazioni. «Noi adulti siamo sull’ecologia indietro rispetto ai giovani. C’è un autentico magistero giovanile sull’ambiente e gli adulti sono chiamati ad ascoltare. Senza atteggiamenti paternalistici».
Alcune buone pratiche nella cittadella
L’ormai tradizionale appuntamento annuale sul creato nella cittadella, organizzato da Ecoloppiano, ha avuto per titolo “Scartiamo lo scarto”, con lo scopo di entrare nello scarto e vederlo come una risorsa e non più come un problema. La Messa all’aperto, vicino al Salone San Benedetto, con l’efficace omelia del francescano p. Theo, ha chiuso una mattinata di lavori in mezzo alla natura dell’Anello Laudato Si’.
Dei processi di recupero avviati a Loppiano si è parlato nella seconda parte del convegno. Buone pratiche, ad incominciare dal recupero del rame nei cavi elettrici o dal recupero di lattine di alluminio o barattoli di ferro, schiacciati con un’apposita pressa e rivendute ad aziende specializzate. Si provvede anche allo smontaggio dei computer e al recupero dei materiali preziosi presenti nelle schede. Tutto questo, in un punto di raccolta, che Ecoloppiano vuol potenziare con il concorso di tutti gli abitanti.
Altra iniziativa è “Il Fagotto”, situato al Polo Bonfanti, un gradevole ambiente di scambio di abiti, calzature, oggetti per la casa e altro ancora. Si tratta di un’opportunità per un pubblico crescente, di un luogo di lotta allo speco e al falso mito dei marchi. Un antesignano dello scarto e del suo recupero fino ad opera d’arte è Roberto Cipollone, in arte Ciro. Nei suoi 55 anni di presenza a Loppiano ha creato uno stile originale e la ripresa post pandemia delle mostre dei suoi oggetti stanno dimostrando l’apprezzamento del pubblico.
Trasformare la Smart e la Panda in auto elettrica al posto del motore a benzina è l’attività dell’imprenditore Luciano Battaini, venuto nella cittadella per la prima volta. Tutto è partito da una bicicletta che stava per essere rottamata e poi trasformata, dotandola di pedalata assistita.
Progetti futuri
L’appuntamento “Scartare lo scarto” era nelle intenzioni degli organizzatori anche un punto di partenza. Così, sarà aperto nella cittadella per la prima volta un punto di distribuzione dei detersivi liquidi utilizzando i propri contenitori di plastica, in modo da ridurre la produzione di quest’ultimi. Le focolarine residenti in sei appartamenti di Villa Eletto hanno adottato uno stile di vita “Zero scarti” sulla base di cinque R: Rifiutare gli imballaggi in plastica, Ridurre il consumo di energia, Riusare, Riciclare, Ridurre in compostaggio i rifiuti organici. Infine, le famiglie della Scuola Loreto si sono organizzate come gruppo di acquisto solidale, acquistando verdura e frutta di stagione da una vicina azienda agricola biologica. Il 4 novembre, il prossimo appuntamento per riflettere assieme come cittadella sui cambiamenti climatici e sui comportamenti da acquisire.