Da poco più di tre mesi, ha avuto inizio il processo sinodale che, ad oggi, ha coinvolto il 98% delle conferenze episcopali e dei sinodi delle chiese orientali a livello mondiale. Il tema del Sinodo è “Per una Chiesa sinodale: Comunione, partecipazione e missione”. La domanda fondamentale che guida questo processo, si legge nel Vademecum, è: come avviene oggi questo “camminare insieme” a diversi livelli (da quello locale a quello universale), permettendo alla Chiesa di annunciare il Vangelo? Quali passi lo Spirito ci invita a compiere per crescere come Chiesa sinodale? (PD, 2).
Il cammino sinodale italiano si inserirà, in questo primo anno 2021-22, nel percorso tracciato dal Sinodo universale. Anche a Loppiano, proprio in questi giorni, ci si sta ritrovando per gruppi, per partecipare al cammino della Chiesa.
Si tratta di un processo che sta coinvolgendo l’intero popolo dei fedeli e non solo, chiamato a radunarsi nelle case, negli ambienti di lavoro, a scuola, nei luoghi di assistenza, cura e recupero, cultura e comunicazione.
Una modalità di certo inedita che suscita tante domande e anche qualche perplessità. Abbiamo incontrato a tal proposito Eva Gullo, consulente su dinamiche relazionali che fa parte dell’équipe internazionale del Movimento dei Focolari per il Sinodo.
Eva, puoi chiarirci chi è invitato a partecipare al Sinodo?
È necessario che ciascuno di noi sia consapevole di aver ricevuto una convocazione. È una convocazione importante: tutti siamo chiamati, per la prima volta nella storia della Chiesa, a partecipare al processo sinodale. Nessun talento può andar sprecato, anche quello più piccolo. Siamo tutti corresponsabili di questo cammino che facciamo insieme. E siamo chiamati, con creatività, ad aprirci e a coinvolgere anche le persone con cui condividiamo la vita, non necessariamente credenti o della nostra stessa confessione religiosa. Ma chi incontriamo nei posti di lavoro, per strada, a casa. Questo mi sembra una novità importante.
Aiutaci a capire, quale è lo scopo di questo Sinodo?
Ho riascoltato una risposta che Papa Francesco ha dato a questo proposito. Ha usato la parola “entusiasmarci”. Entusiasmarci per la marcia, per il nostro semplice “camminare insieme”, che è il primo significato della parola “Sinodo”, dal greco.
Entusiasmarci sapendo che nel cammino che facciamo insieme possiamo crescere nell’unità, nella comunione, nella partecipazione e nella missione, che sono i tre temi del Sinodo.
Riscoprire che la Chiesa è intrinsecamente sinodale, fa parte della sua identità. Per me, da qui nasce la corresponsabilità, nasce il sentirsi protagonista: essere in cammino non da soli ma con tutto il popolo di Dio. Perché siamo tutti sulla stessa barca, interconnessi.
Molti si chiederanno: ma poi i diversi contributi raccolti verranno ascoltati, letti… tutto questo rimarrà?
Papa Francesco dice che l’obiettivo della consultazione non è quello di raccogliere documenti ma di suscitare nuovi sogni, profezie, far rifiorire speranze, far crescere la fiducia, fasciare le ferite, intrecciare relazioni, crescere nella consapevolezza che costruiamo insieme la Chiesa. Ma si tratta anche di un processo di apprendimento, conversione e rinnovamento della vita ecclesiale. Per questo emergono alcune difficoltà come paure, reticenze, da parte di alcuni gruppi di fedeli e anche tra il clero. Da parte di alcuni laici c’è una certa sfiducia che il loro contributo venga realmente preso in considerazione. Io direi: ci è stata data una consegna, con fiducia. Diamoci fiducia. La riflessione dovrà restituire come è oggi questa Chiesa, ma come frutto di un’esperienza di partecipazione. Già il prolungamento della fase di ascolto fino a agosto 2022 è espressione di questo cammino, e della richiesta da parte di tanti di dare il tempo al popolo di Dio di fare un’autentica esperienza di ascolto e di dialogo.
Come possiamo rimanere aggiornati sui passi che si stanno facendo nel mondo?
Do alcuni riferimenti: il sito ufficiale del Sinodo (Synod.va) dove possiamo rimanere informati su quanto si vive nel mondo e dove è possibile trovare tutti i documenti; quello dedicato alla preghiera per il Sinodo (Prayforthesynod.va) e, infine, un altro dove è possibile condividere le esperienze locali, purché si tratti di esperienze comunitarie (Synodresources.org). Infine, per saperne di più di ciò che accade in Italia, c’è il sito del cammino sinodale delle Chiese in Italia (Camminosinodale.chiesacattolica.it).
Grazie Eva! E buon cammino sinodale a tutti!
«Il tema della sinodalità non è il capitolo di un trattato di ecclesiologia, tanto meno una moda, uno slogan o il nuovo termine da usare o strumentalizzare nei nostri incontri. La sinodalità esprime la natura della Chiesa, la sua forma, il suo stile, la sua missione».
– Papa Francesco