Domenica 26 settembre il maltempo che ha investito parte della Penisola ha causato anche il sollevamento del tetto del santuario Maria Theotokos.
La domenica appena trascorsa è stata una domenica di maltempo un po’ in tutta l’Italia del nord e del centro: vento forte, nubifragi, temporali, grandine, tetti scoperchiati e alberi sradicati. Questo fronte temporalesco ha raggiunto nel pomeriggio di ieri anche Loppiano, mentre nella Theotokos si stava celebrando la messa dei bambini. «Abbiamo visto e sentito un forte vento che batteva contro le vetrate, come una bufera – racconta una delle mamme presenti – dopo un po’, ha cominciato a piovere in chiesa tanta acqua!».
Era successo che il vento forte aveva sollevato il manto di copertura in rame del Santuario. Così, ci si è attivati per rispondere subito all’emergenza, asciugando l’acqua che entrava copiosa in chiesa, e mettendo in sicurezza il più possibile le uscite e il sagrato, rimuovendo le lamiere che il vento aveva trascinato a terra.
Nell’emergenza, anche i bambini hanno fatto la loro parte: qualcuno ha aiutato con lo spazzolone e i secchi, mentre sull’altare i più piccoli, seduti sui gradini, facevano un gioco per lasciare i più grandi aiutare.
Spiega Elena Di Taranto, architetto e collaboratrice dell’ufficio tecnico della cittadella, direttore tecnico degli studi di progettazione del Centro Ave Arte: «Stiamo ancora valutando i danni provocati dal maltempo anche sul resto della cittadella. Avremo un quadro più preciso a breve, soprattutto per il tetto della chiesa dove le conseguenze verranno in evidenza con il passare delle ore. Stamattina abbiamo accertato che circa 300 mq di copertura sono stati letteralmente risucchiati dal vento e la tempestività delle ditte interpellate ci ha consentito di mettere subito in sicurezza l’interno, in modo da consentire l’agibilità del Santuario. Non è da escludere l’ipotesi che questo evento ci costringa ad accelerare alcuni interventi collaterali già previsti sul complesso».
Tra i danni accertati nella cittadella, alcuni alberi divelti e anche un’auto che è rimasta schiacciata sotto il tronco di un’acacia.
Ringraziamo tutti per la solidarietà manifestata attraverso i vari messaggi via WhatsApp o altri social. Per chi lo desidera, ricordiamo che si può sempre contribuire alla manutenzione del Santuario attraverso le coordinate che trovate cliccando QUI.
Questi fenomeni violenti sempre più frequenti ci mettono di fronte alla grave crisi climatica che stiamo vivendo, ci ricordano l’urgenza di agire per la cura del nostro Pianeta, e rinnovano con decisione il nostro impegno per una vera conversione ecologica, cominciando da noi stessi e dalle nostre scelte quotidiane.