Estate. Quali vacanze?

29 Giu 2021 | Vita

Per molti dei nostri lettori si avvicina il periodo dell’anno in cui si può andare in vacanza. Abbiamo intervistato Marketa Fischerova, focolarina fisioterapista, che ci dà alcuni suggerimenti per “ricaricarsi” di energia.

 

Il 21 giugno è ufficialmente iniziata l’estate, un periodo in cui tutti desideriamo recuperare le energie, sia spirituali che fisiche. Tu, come fisioterapista, quali consigli puoi darci? Che cosa aiuta di più: dormire tanto e prendere il sole o scatenarsi nell’attività fisica che non si riesce a fare durante l’anno?

«Inizio con una precisazione. Per definire il mio lavoro, più che il termine “fisioterapia”, userei l’espressione “riabilitazione”, che è meno utilizzata, ma più esatta, ed esprime un processo. Ri-abilitare vuol dire riacquisire efficienza e funzionalità, recuperare una funzione compromessa.
Nel nostro caso, possiamo dire che le vacanze, per esempio, possono servire per ripristinare energie fisiche, mentali e spirituali. Per che cosa? Ognuno di noi ha una missione nella vita, alla quale spesso ci dedichiamo totalmente. Ed è facile accorgersi, ad un certo punto, che la nostra batteria è scarica. Cominciamo a trascinarci, viviamo senza energie, con poca concertazione, diminuisce la qualità del sonno, ecc. Si instaura così un circolo vizioso, dal quale non è sempre facile uscire. Le vacanze possono essere un ottimo modo per interromperlo.
La parola d’ordine potrebbe essere… CORAGGIO!! Che sia mare, montagna, lago o un viaggio, la regola a cui non dovremmo mai derogare è: GODERSI PIENAMENTE LA VACANZA STACCANDO LA SPINA.
Ci vuole coraggio per perdere l’illusione del controllo e lasciarsi andare immergendosi nel momento presente. Coraggio di sconnettersi dalla tecnologia, usandola il meno possibile. Per esempio, si può prendere una vera e propria pausa dai Social Network e cercare di dedicarsi alla vita reale.
Direi: sconnettersi dall’esterno per connettersi con noi stessi, con la natura, che può portarci ad una vera contemplazione. Contemplare la natura è contemplare Dio. Avere il coraggio di ascoltare il silenzio, prenderci cura di noi stessi. Anche ciascuno di noi è uno di tanti prossimi da amare».

Lo stress è uno dei nostri grandi nemici. Come possiamo allenarci, durante le vacanze, per riuscire a dominarlo?

«Più che a dominarlo, dovremmo piuttosto cercare di “gestirlo”. Lo stress, infatti, è una reazione positiva, sana, che ci stimola all’azione. Il problema è l’eccesso di stress e il fatto che non riusciamo a dissiparlo in modo sufficiente dall’organismo. E questo porta conseguenze sia nella salute fisica e mentale che nella nostra qualità di vita in generale. Anche il lato spirituale sembra “annebbiarsi”. Tutto risulta più faticoso.
Ognuno di noi ha un personalissimo modo di rilassarsi. Spesso, però, si arriva al punto di non saperlo più fare, come se il corpo e la mente fossero “imprigionati”, intrappolati nel circuito della tensione. A volte possiamo sentirci addirittura come se fossimo in un vero e proprio “corto circuito”.
Forse le vacanze possono rappresentar e la sfida per scoprire cosa veramente ci rilassa. E poi farlo.
Così, dopo, potremmo crearci una piccola “routine” quotidiana di abitudini sane da vivere durante l’anno. In questo modo possiamo sperare di non arrivare alle prossime vacanze completamente esausti. Qualche esempio? L’attività fisica preferita, il contatto con la natura, esercizi di BodyScan, la lettura di un bel libro, un film, uno spettacolo o giochi all’aperto, riempirci gli occhi della bellezza delle opere d’arte e della natura… tutto contribuisce alla cura della mente e dell’umore.
Alla fine delle vacanze, con la testa più fresca, può essere utile rivedere tutti i nostri impegni, cancellarne alcuni, delegarne altri… Infatti, uno dei sintomi di eccesso di stress è sentirsi indispensabili e insostituibili. Con la testa riposata forse vedremo che non è proprio così…».

Alimentazione, riposo, esercizio fisico, meditazione… Siamo sommersi da proposte le più varie su come vivere ciascuno di questi aspetti. Come si fa a capire quali metodi sono quelli più adatti al nostro organismo?

«La strada potrebbe essere questa: se arriviamo in vacanza e riusciamo a dormire bene, possiamo approfittarne e farlo il più possibile, inserendo nella giornata anche un’attività fisica leggera quotidiana (1-2 ore). Se invece arriviamo con una stanchezza enorme e non riusciamo a dormire, possiamo “forzare” un po’ e impegnarci in un’attività fisica più prolungata (3-4 ore o più), ciòe stancarsi fisicamente il più possibile, per recuperare la profondità del sonno.
Lunghe camminate (usando anche i bastoni per “nordic walking”), salite in montagna, ciclismo, nuoto sono perfetti esempi di questo tipo di attività di bassa intensità, che riusciamo svolgere per tanto tempo. L’importante è compensare poi con degli esercizi di stretching. Niente conta-passi! Senza voler quantifcare tutto, proviamo a perdere il senso del tempo e diamo spazio alla nostra intuizione, alla possibilità di connettersi con il nostro corpo e “leggerlo”, cioè captare i messaggi che costantemente ci manda.
L’attività fisica contrasta direttamente lo stress perché riduce il livello di cortisolo nel sangue, l’ormone coinvolto nello stress e nella depressione, nell’insonnia, ecc. Con il movimento ricarichiamo il nostro organismo con degli ormoni buoni. Da tempo, numerosi studi hanno evidenziato che lo sport stimola la produzione di molecole che favoriscono il buon umore, come le endorfine o la serotonina, gli ormoni che migliorano lo stato di serenità.
La connessione tra attività fisica e benessere mentale, poi, è cosi forte che filosofi come Socrate, Platone, Rousseau e Nietzsche (il quale sosteneva che “solo i pensieri che nascono quando si cammina hanno un valore”) passavano molto tempo a camminare per “pulire i pensieri”. Moltissimi scienziati hanno elaborato teorie mentre camminavano all’aria aperta.
Ciò avviene perché da un lato l’attività di tipo aerobico produce una maggior ossigenazione dei tessuti (tra cui il cervello) e un’irrorazione di sangue più ricca, mentre il lento affaticamento del sistema nervoso centrale “spegne” le attività superiori del cervello, riducendo il “chiacchiericcio” mentale e permettendo una riduzione del flusso dei pensieri».

Non ci resta che augurare a tutti BUONE VACANZE!

Marketa Fischerova
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