Un’opera di Hung, artista e focolarino cinese, impreziosisce la Galleria del Polo Lionello Bonfanti, dedicata ora a Giovanni Bertagna, imprenditore lombardo recentemente scomparso.
Sabato 29 maggio, alle 10.30, la cosiddetta “galleria” del Polo Lionello Bonfanti, è stata ufficialmente inaugurata come spazio intitolato a Giovanni Bertagna, imprenditore lombardo recentemente scomparso.
Poco tempo fa, è stato lanciato un concorso di idee progettuali finalizzate alla riqualificazione di quello spazio, che da sabato però già contiene una scultura in ferro di grande valore artistico, opera di Hung Lau, focolarino cinese, cittadino di Loppiano, da tutti conosciuto come Hung.
Si tratta di un’opera dal titolo “Tre Marie”, realizzata appositamente per festeggiare il 30° anniversario dell’Economia di Comunione e per onorare il Polo Lionello che la promuove.
Sono tre raffigurazioni di Maria:
la Madonna che scioglie i nodi,
la Madonna dell’equilibrio, e
la Madonna del discernimento.
Perché proprio questi tre titoli?
«Non c’è un motivo particolare – spiega Hung – per unire in un’unica opera queste tre prerogative di Maria. In realtà, ad un artista non basterebbe la vita intera per ascoltare il proprio cuore e “cantare” eternamente le litanie che descrivono la Madonna, magari aggiungendo dei nuovi “titoli”».
Hung ha desiderato connettersi con la tradizione dell’iconografia mariana universale: troviamo infatti i lineamenti di Maria africana, asiatica e occidentale.
«Ho cercato – dice ancora Hung – di condividere i frutti della mia esperienza personale di contemplazione, ma anche di onorare Lei, la Madre di Gesù, proponendola come modello di vita e come specchio di virtù evangeliche».
Perché ricordare Maria in un Polo imprenditoriale come questo?
«Il Polo Lionello Bonfanti è da sempre un centro fisico e valoriale, un luogo di lavoro e di relazioni. E Maria è anche imprenditrice, promotrice, lavoratrice, casalinga, laica, una di noi…».
Ma torniamo alle sculture e scopriamo che cosa racchiude ciascuna delle tre rappresentazioni.
«L’equilibrio, la lucidità nel discernere e la capacità di sciogliere i nodi — problem solving, come si dice in inglese — sono tutte prospettive della comunione, vissuta anche nella laicità.
L’equilibrio è l’arte di chi governa, di chi gestisce un’azienda.
Il discernimento è la cernita, la differenziazione di sostanze con l’ausilio del setaccio ed il coltello, per effettuare una decisione netta. Per Sant’Ignazio di Loyola, il discernimento consiste nel distinguere tra la voce di Dio e la voce del “Nemico”, la strada buona da quella meno virtuosa.
La Madonna che scioglie i nodi è assai conosciuta e venerata, grazie anche a Papa Francesco, che già ne aveva promosso la devozione ancor prima del suo pontificato».
Ma c’è di più. «Il termine “sviluppo”, – spiega Hung – fondamentale per chi si occupa di economia e di imprenditoria, deriva dal termine “viluppo”, il quale indica un intreccio confuso di fili. “Viluppo” è riconducibile al verbo latino “volvere” che letteralmente significa “far girare”, nel senso di attorcigliare, avviluppare. Quindi lo s-viluppo indicherebbe lo scioglimento di questa matassa, di questi nodi… e quindi, metaforicamente, lo “sciolto” procedere degli eventi».
Ma il titolo “Tre Marie” ha anche un altro significato.
«Sì, l’espressione tradizionale “tre Marie” deriva dal racconto dell’evangelista Giovanni e si riferisce alle tre donne, di nome Maria, che seguirono Gesù durante il triduo pasquale.
La tradizione iconografica vuole rappresentarle sotto la croce, e poi, il giorno di sabato, presso la tomba vuota di Gesù.
Le tre Marie erano le icone della fedeltà nella sequela di Gesù e venivano indicate come “mirofore”, cioè portatrici di mirra, e altri profumi, alla tomba di Gesù.
In questo periodo, in cui sembra che stiamo uscendo dalla notte del Covid, è suggestivo immaginare quel profumo che accompagna la risurrezione. Profumo, presenza, scie…
lasciate da tutti gli apostoli e le apostole di ieri e di oggi.
Il Polo Lionello rappresenta anche uno di questi luoghi di inizi, di generatività, di ripartenza, di rivoluzione e questa Galleria, che presto verrà valorizzata anche con altri tipi di arte prodotta da giovani, è un buon contesto per ospitare questa opera».