Si sono aperti oggi i lavori della due giorni promossa dalla Cattedra Ecumenica Internazionale “Patriarca Athenagoras-Chiara Lubich”, dell’Istituto Universitario Sophia, con il titolo “Papa Paolo VI, Patriarca Athenagoras, Chiara Lubich. Profezia di unità tra le chiese sorelle”.
«Forse non a tutti è noto che tale “Cattedra” è una delle poche che ha una co-titolarità − cattolica e ortodossa − e che ha il singolare privilegio di essere in sinergia tra il nostro Istituto e il Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli», ha spiegato all’inizio della mattinata il rettore dell’Istituto Universitario Sophia, Giuseppe Argiolas. La Cattedra, infatti, è stata istituita nel 2017, cinquant’anni dopo il primo incontro tra il Patriarca Ecumenico di Costantinopoli Athenagoras e la fondatrice del Movimento dei Focolari Chiara Lubich, avvenuto il 13 giugno 1967, e affonda le sue radici nel lungo cammino di dialogo, amicizia e collaborazione tra il Fanar e il Movimento dei Focolari.
Seppur ancora solo parzialmente dal vivo a causa delle restrizioni per il Covid, e in diretta streaming su YouTube, la due giorni di studio è dedicata al ricordo dell’incontro e del cammino di riconciliazione e pace intrapreso da Papa Paolo VI e dal Patriarca Athenagoras, grazie anche all’opera di mediazione avviata da Chiara Lubich, «ambasciatrice non ufficiale di unità», come l’ha definita il Patriarca Bartolomeo nel suo saluto di introduzione. «Per tutti noi − ha aggiunto −, l’unico modo per onorare la memoria, l’entusiasmo sacro e il contributo di questi tre visionari dell’unità, è la continuazione del dialogo di amore in verità e della verità in amore delle due Chiese sorelle, del “dialogo della vita” dei fedeli, della collaborazione e delle comuni iniziative davanti alle grandi sfide contemporanee».
L’attualità − quasi una “necessità di missione” della cattedra, per gli orizzonti di dialogo che può contribuire ad aprire e diffondere, oltre «la violenza e la logica dello scontro» che riemergono mettendo in pericolo i processi di condivisione e di pace già in atto, è stata ribadita da Margaret Karram, Vice Gran Cancelliere dell’Istituto e Presidente del Movimento dei Focolari: «Chiara Lubich, una donna, una laica, è stata chiamata da Dio a far da “ponte evangelico” tra due giganti nella profezia dell’unità come Athenagoras e Paolo VI. L’augurio che formulo è che la Cattedra Ecumenica possa continuare, con tutta l’Opera di Maria, a far da ponte con l’amore, attraverso la reciproca conoscenza e lo studio, fra le due nostre Chiese sorelle, camminando insieme nella luce di Gesù, via, verità e vita (cf. Gv 14,6)».
Tra i primi impegni della cattedra, come ha spiegato il prof. Piero Coda introducendo i lavori, ci sarà «quello di mettere a punto una sorta di mappa dei principi dinamici per la recezione e lo sviluppo del dialogo ecumenico tra le due Chiese sorelle a livello teologico».
Partecipano al convegno accademici ortodossi e cattolici: Sua Eminenza il Metropolita Policarpo, Arcivescovo Ortodosso d’Italia ed Esarca dell’Europa Meridionale, Sua Eminenza il Metropolita Maximos di Selvyria, Co-titolare della Cattedra col Prof. Mons. Piero Coda, teologo, il Prof. Giuseppe Argiolas, rettore IUS, Don Giuliano Savina Direttore dell’Ufficio Nazionale per l’Ecumenismo e il Dialogo Interreligioso della CEI, il prof. Augustinos Bairactaris, docente di Dialogo Ecumenico e di Teologia Ortodossa presso l’Accademia Ecclesiastica Universitaria Patriarcale di Creta, il prof. Dimitrios Keramidas, docente presso la facoltà di Missiologia dell’Università Gregoriana, la dott.ssa Sandra Ferreira, co-responsabile del Centro “Uno” per l’unità dei cristiani del Movimento dei Focolari.