In occasione del centenario della nascita di Chiara Lubich, il Centro Chiara Lubich/New Humanity e la Fondazione del Museo storico del Trentino, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e Ricerca, hanno promosso un concorso sul tema: “Una città non basta. Chiara Lubich cittadina del mondo”. Vi hanno partecipato scuole di varie regioni d’Italia: Piemonte, Lombardia, Trentino Alto Adige, Veneto, Liguria, Toscana, Marche, Lazio, Campania, Puglia, Calabria e Sardegna. Tra queste, anche l’Istituto Comprensivo “L. Ghilberti” di San Francesco di Pelago, a una ventina di chilometri dalla cittadella. Gigliola Paganotto, focolarina di Loppiano e insegnante presso questo Istituto, ci racconta la partecipazione e l’assegnazione del premio alla classe III D.
«Tutto è iniziato un anno fa. Alcune classi di terza della scuola media “L. Ghiberti” di San Francesco di Pelago vengono a turno in visita a Loppiano con le loro insegnanti. Appena in tempo prima che tutto si fermi d’improvviso per l’avanzare del Covid-19.
I ragazzi trovano a Loppiano un modo nuovo di essere insieme, scoprono la regola d’oro: “Fare agli altri ciò che si vorrebbe fatto a sé”, si sentono a loro agio e si lasciano coinvolgere volentieri nelle attività proposte. Le insegnanti si entusiasmano e, in particolare, le colleghe di Lettere e di Religione, iniziano a collaborare strettamente. Viene coinvolta poi anche la professoressa di Arte.
Inizia così un progetto che prepara le classi a partecipare al Concorso nazionale per le Scuole “Una città non basta. Chiara Lubich cittadina del mondo”, inserito nei programmi per il centenario della nascita di Chiara Lubich con l’obiettivo di “conoscere la sua figura, il suo impegno e la sua testimonianza per la costruzione della Fraternità e dell’Unità fra i popoli”.
Così i ragazzi indagano, scoprono e intravvedono, conoscendo Chiara, un modo nuovo di guardare al mondo, quello che, partendo dalla preghiera di Gesù “Che tutti siano uno”, punta ad un mondo unito, di pace, dove il dialogo e l’incontro sono le strade maestre. Conoscono Chiara come giovane maestra e confrontano il suo metodo di insegnamento con quello della scuola fascista; si sperimentano in un dibattito dopo aver letto una lettera di Chiara in cui invita i ragazzi ad essere protagonisti di un mondo di pace vivendo la Regola d’oro.
Fissano le loro scoperte e la loro esperienza in lavori multimediali, che non è semplice portare avanti e concludere: ci vuole perseveranza e anche coraggio perché ormai la didattica è a distanza e, collegati attraverso i pc, viene proprio voglia di fare solo ciò che è strettamente necessario.
Gli elaborati vengono inviati al Centro Chiara Lubich. A causa della pandemia tutto è rimandato a data da definire: la scadenza del Concorso, la scelta degli elaborati da parte della Commissione esaminatrice, la premiazione …
E intanto finiscono le scuole con quell’esame conclusivo del primo ciclo di scuola inedito, mai sperimentato prima! E si pensa alle vacanze e poi al nuovo anno scolastico.
Finché, a dicembre 2020, arriva alla Dirigente dell’Istituto Comprensivo di Pelago una lettera del Ministero che annuncia che la classe 3D si è classificata 1^ nella sezione ‘elaborati multimediali’ del Concorso (vedi https://centrochiaralubich.org/it/concorso-per-le-scuole/).
Grande sorpresa, soddisfazione e gioia per le insegnanti e per gli studenti che ormai frequentano il primo anno delle scuole superiori: un’occasione per ritrovarsi, sempre virtualmente, e gioire insieme in vista del traguardo della premiazione.
Il momento finale di premiazione sarà lunedì 22 febbraio, tramite la piattaforma Zoom e vedrà presenti tutte le Scuole vincitrici e i loro lavori saranno i protagonisti.
L’Istituto ha espresso pubblicamente, nel suo sito, il ringraziamento agli alunni e alle insegnanti, anche perché con il Premio del Concorso di € 400.00, in linea con i contenuti del Concorso, ha la possibilità di avviare un Progetto di Intercultura e Integrazione per alunni stranieri».