Domenica 15 febbraio 2015 si svolgerà a Loppiano la cerimonia per il conferimento del premio “Renata Borlone” al fisico Fabiola Gianotti che prossimamente sarà direttore del Cern di Ginevra, il tempio mondiale delle scienze.
Inclusa nel 2012 dalla rivista “Time” fra le cinque personalità dell’anno, la studiosa italiana era stata nominata tra i 26 scienziati del Comitato scientifico consultivo delle Nazioni Unite voluto dal Segretario generale Ban Ki-moon, dopo aver coordinato per anni il gruppo di 3000 scienziati di ATLAS, uno dei due esperimenti, grandi come cattedrali, che hanno permesso d’imbrigliare la particella.
Prima donna in assoluto a ricoprire questo incarico in 60 anni di vita del Centro europeo per la ricerca nucleare. La Gianotti era stata tra i protagonisti della prova dell’’esistenza del bosone di Higgs.
“Questa scoperta rappresenta un passo avanti gigantesco nella conoscenza della fisica fondamentale perché – aveva detto la scienziata – ci permette di spiegare l’’origine delle masse delle particelle elementari, fra cui gli elettroni e i quark, i componenti fondamentali dell’atomo. Se gli elettroni e i quark non avessero massa, l’atomo non potrebbe esistere come sistema legato e stabile, e senza atomi non ci sarebbero gli elementi chimici e quindi la materia come la conosciamo. Noi stessi e l’universo non esisteremmo o avremmo forme completamente differenti. Il bosone di Higgs è quindi una particella chiave per spiegare la struttura dell’universo e la nostra stessa esistenza”.
“Lavorerò per la scienza e al servizio della pace. È un grande onore e responsabilità per me essere stata scelta come il prossimo direttore generale del Cern dopo 15 predecessori illustri. Il Cern è un centro di eccellenza scientifica e una fonte di orgoglio e di ispirazione per i fisici di tutto il mondo. Il Cern è anche una culla per la tecnologia e l’innovazione, una fonte di conoscenza e di educazione e un sfolgorante esempio concreto di cooperazione scientifica a livello mondiale e la pace. È la combinazione di questi quattro attività che rende il Cern così unico, un posto che fa gli scienziati migliori e persone migliori. Mi impegnerò totalmente per mantenere l’eccellenza del Cern in tutte le sue attività, con l’aiuto di tutti, tra cui il Consiglio del Cern, lo staff e gli utenti di tutto il mondo”. Tante le attese per il futuro, quando nella primavera del 2015 rientrerà in funzione il grande acceleratore Lhc: “saranno ancora tante – ha detto – le sorprese che la natura ci riserverà”.
Fonte: Il Fatto Quotidiano