A Città Nuova l’emozione è grande: la nuova rivista, totalmente diversa, nella grafica da quella precedente, rinnovata nei contenuti ma fedele alle radici è in arrivo nelle case degli abbonati con il mese di ottobre. Scopriamo le novità con il direttore, Aurora Nicosia.
Direttore, come è nata la nuova rivista?
Abbiamo coinvolto alcune centinaia di lettori nel pensare con noi della redazione la rivista che uscirà: totalmente diversa, nella grafica, da quella precedente, rinnovata nei contenuti; nuove firme, con un coinvolgimento significativo di giovani nella redazione e la collaborazione di esperti provenienti dall’ambito culturale, sociale ed ecclesiale; fedele alle radici che le danno solidità e aperta alla creatività che richiede il tempo che viviamo.
Perché questo cambiamento?
Non solo e non tanto perché il mondo della comunicazione evolve velocemente, ma per provare a dare risposte nuove alle domande nuove di oggi. Quando abbiamo iniziato a dedicarci al progetto non sapevamo che il Covid-19 avrebbe stravolto le nostre vite, che c’è un prima e, ci auguriamo al più presto, un dopo coronavirus. È cambiato il mondo e con esso il nostro modo di starci dentro. Se in meglio o in peggio, continuiamo a dircelo, dipenderà da ciascuno di noi.
Che cosa si prova, che aria tira in redazione?
Non posso nascondere l’emozione, quella che accompagna il nuovo che nasce. Né posso tacere il timore per come la rivista verrà accolta, sebbene il percorso che ci ha portato fin qui sia stato ampiamente condiviso con tanti nostri lettori e collaboratori, adulti e giovani, di vecchia data e più recenti.
Il mio primo editoriale da direttore di questa testata, poco più di tre anni fa, recava come titolo “Guardiamo lontano, guardiamo insieme”. Quello che allora era un invito e un auspicio, è adesso un’esperienza concreta perché con la redazione, i collaboratori, i lettori, gli abbonatori, stiamo camminando insieme e questo ci permette di guardare in profondità, nelle pieghe della storia quotidiana, e lontano, verso orizzonti sempre nuovi da scoprire: è l’esperienza che ci dà il coraggio di cambiare e la determinazione nel rischiare nuove vie.
La nuova rivista è anche accompagnata da una nuova campagna che avete intitolato “Città Nuova cambia, cambia con Città Nuova”, che suona come una specie di provocazione al lettore…
Più ancora che cambiare la rivista ci sta a cuore che la rivista cambi noi per cambiare insieme il mondo. Ci scomodi, Città Nuova, se siamo tranquilli nelle nostre comodità; scuota le coscienze, se sono distratte o, peggio ancora, addormentate; stimoli la partecipazione alla res publica, se ci siamo ritirati nel privato; ci faccia sentire parte di una famiglia mondiale, se ci ritroviamo a pensare solo al nostro Paese. Il nostro è un giornalismo che vuole spingere all’azione, lo abbiamo detto e lo ripetiamo.
È per tutti questi motivi che corriamo il rischio di cambiare, con una particolare attenzione ai giovani, molti dei quali sappiamo interessati al nostro progetto, e un grazie ai numerosi adulti che leggono e promuovono Città Nuova da anni. Sperando che i nostri attuali lettori gradiscano la novità e premino il nostro sforzo continuando a sostenerci, ci auguriamo anche di raggiungere tanti che ancora non sono abbonati perché il cambiamento è tanto più efficace quanto più sono gli attori che vi contribuiscono. Per partire tutti insieme iniziamo a diffondere attraverso tutti i canali possibili lo spot che presenta Città Nuova.
Grazie direttore! Per ricevere gratuitamente una copia in pdf della rivista scrivere a: rete@cittanuova.it